GENIALANDO MINIMAMENTE
COSA CHIEDI ALL'AMORE
in anteprima su www.rockit.it
“Noi cantiamo la voglia di cantare,
solo l’entusiasmo disinnesca il sistema”
Esce Cosa chiedi all'amore, il video del nuovo bellissimo singolo dei Genialando Minimamente estratto dall'ultimo lavoro discografico.
Dopo 13 anni dal primo album Fluori del 1999, i Genialando, sono tornati, hanno aggiunto l’avverbio "Minimamente" e, con nuova veste e nuovo appellativo, hanno prestato anche il titolo al secondo lavoro.
Troppo pop per essere rock, ma troppo rock per essere pop.
Troppo melodici per essere indie, ma troppo indie per essere commerciali.
Troppo ironici per essere seri, ma troppo seri per essere demenziali.
I Genialando Minimamente , con questo nuovo lavoro, danno vita a 12 storie poetiche fatte di sensazioni, idee, quadri di vita con toni a volte surreali o grotteschi, nel tentativo di esortare a un cambiamento, di eccitare, scardinare, coccolare, divertire.
Melodie immediate fanno da trampolino a un istinto musicale irrefrenabile, debordante, che sembra trascinare via ogni cosa tranne loro stessi, i Genialando, che dopo 23 anni dalla loro nascita, appaiono più determinati e incisivi che mai, con l’ostinazione serena di chi sa bene che non saprebbe cos’altro fare.
Festosi e spregiudicati nei testi, i Genialando si incarnano nell'immagine folle del loro cantante e autore, Yuri Beretta, uscito da poco con un lavoro solista, proprio a ribadire la sua forte urgenza comunicativa: “Nei testi il desiderio di comunicare prevarica il messaggio stesso, che si estrinseca volentieri in una frase circondata da mondi semantici vaghi, tenui, volutamente estranianti”.
Canzoni immediate che vanno dal rock, talvolta anche introspettivo e dolce, al punk più becero e urgente. Eppure sono molto personali, uniche, tagliate su misura per loro: senza dubbio non esistono facce più adatte a interpretarle e a veicolarle.
Una dichiarazione d’intenti che esalta l'anima più scarna del rock, quella che rifiuta ogni tipo di ricerca stilistica, ma che supporta canzoni intense, d’autore, con un obiettivo altrettanto chiaro: spronare e risvegliare il pubblico a una nuova più viva realtà.
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