25 Aprile 2012
“OGGI HO IMPARATO A VOLARE”
di
Eugenio Finardi
sarà "canzone del giorno" sulla
ISS
(International Space Station)
Mission day 127
Il 25 aprile, il giorno stesso in cui l’Italia celebra la fine della seconda guerra mondiale e la liberazione dal fascismo, la canzone di Eugenio Finardi “Oggi ho imparato a volare” sarà “song of the day” di una missione spaziale dell’European Space Agency (ESA) di Noordwijk (Olanda).
Eugenio Finardi, che ha da poco concluso l’esperienza sanremese ed è uscito con il suo nuovo triplo album Sessanta, ha ricevuto una richiesta direttamente dall’ESA per poter inserire alcune delle sue canzoni e in particolare “Oggi ho imparato a volare” in una playlist che accompagnerà per cinque mesi l’astronauta olandese André Kuipers.
Ingegnere, scienziato e secondo astronauta olandese a volare nello spazio, André Kuipers vive e lavora attualmente sulla International Space Station (ISS) in una missione partita il 23 dicembre e che durerà fino a giugno. Appassionato di musica, Kuipers ha portato con sé nello spazio diversi cd musicali ma, vista la durata della missione, dalla base di Noordwijk amici e colleghi lo aiutano inviandogli canzoni provenienti da ogni parte d’Europa.
Avendo una grande passione per l’astrofisica e per i viaggi spaziali, il cantautore ha accettato con gioia la richiesta e oltre a mettere a disposizione i suoi brani, ha preparato un video messaggio di saluti che sarà postato direttamente sul blog di Kuipers: http://blogs.esa.int/andre-kuipers/
Finardi aveva già scritto altre canzoni ispirate all’argomento e alle immagini del Voyager, la sonda spaziale lanciata dalla NASA, in particolare "Oltre Gli Anelli di Saturno" registrata anche in inglese col titolo "Beyond the Icy Rings of Saturn" e "Le stelle stanno ad aspettare" sull’esplorazione spaziale.
E non è un caso che anche nel brano "Nuovo Umanesimo" (tratto dall’album sessanta) canti:
Dove sono i viaggi interstellari
E le stazioni spaziali?
Dove sono le monorotaie
E il benessere universale?
E quelle macchine per alleviate il sudore
Che il lavoro non dovevano rubare
È già sorto il sole dell'avvenire
E brucia da morire
No, non è questo il futuro
Il futuro che sognavo
Quando ancora avevo…
Un futuro da sognare.
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