Lamante, il progetto musicale di Giorgia Pietribiasi, pubblica il 30 novembre, per Artist First, il nuovo singolo “Prima di te” (https://lnk.to/LamantePrimadite), prodotto da Taketo Gohara .
Il nuovo singolo è tra i pezzi più recenti scritti da Giorgia. Il suo primo inno all’amore, che avanza inesorabile e a cui lei non vuole più porre resistenza. Anche se consapevole che non c’è cosa più crudele di più giorni felici insieme, Giorgia, in questo pezzo, racconta il trasporto inevitabile e quasi spirituale verso l’altro.
Con la spietata sincerità degli innamorati, senza paura del giudizio, lei si racconta all’altro e lo sa, non è mai stata così se stessa prima di questo incontro. Poi la dichiarazione più importante, per la prima volta Giorgia sente di voler restare, capisce che essere indipendenti non vuol dire non aver legami. Anzi la libertà da se stessi a volte giace proprio nell’altro.
Lamante è un'artista molto eclettica e fuori dagli schemi che inizia a suonare e a scrivere musica da giovanissima. Suona svariati strumenti e si esprime, oltre che con la musica, anche con arti visive come la fotografia e la pittura. Dopo anni di demo, musica autoprodotta e di concerti in giro per l'Italia, Lamante ha pensato che fosse arrivato il momento di aprire un suo canale sulle piattaforme digitali e ha pubblica, venerdì 23 giugno, “L'Ultimo Piano” il brano che l'ha portata alla finale della 34a edizione di Musicultura Festival, a cui segue “Come volevi essere”, aprendo le porte a un nuovo progetto musicale, un lavoro che verrà pubblicato in autunno, prodotto da Taketo Gohara e distribuito da Artist First. A settembre ha pubblicato “Rossetto” brano che celebra la sofferta e splendida indipendenza verso ogni luogo e ogni persona, tracciando il percorso di un nomadismo che accompagna l’artista da quando è nata.
Il suono de Lamante vacilla tra il folklore del nord e l'entroterra dell'Africa più nera, riuscendo a far combaciare i suoni dei due lontani emisferi. La sua voce è scura, secca e tagliente come le donne contadine della sua famiglia. Non è un caso che Giorgia, infatti, ami ripercorrere le sue origini e la memoria famigliare con la sua voce.
Nei suoi testi e più in generale nella sua visione artistica c’è la volontà di rendere gli eventi della sua memoria (e a volte anche di una memoria più collettiva): miti eroici, fotografie di un'eredità umana, testi visuali e descrittivi di un’atmosfera (più che di un umore), che in molti definirebbero “tribale matriarcale”.
instagram.com/lamante.giorgia
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